mercoledì 8 gennaio 2014

il vero nome del mondo...

Sebbene tutti noi siamo ormai abituati a chiamarlo "mondo", questo non è il suo vero nome.
È una cosa di cui pochi si sono accorti, e quei pochi han preferito non riferirlo pensando che fosse una cosa che non aggiungesse ne togliesse nulla alle ragioni del tutto, e probabilmente avevan ragione. 
Per lo stesso motivo tuttavia io, senza presunzione e senza che mi aspetti che questo possa aggiungere ne togliere nulla alle ragioni del tutto, intendo svelarvi questo piccolo e insignificante mistero.
Mistero che tra l'altro non dubito passerà assolutamente e tranquillamente inosservato, come un'onda tra le onde in un mare tormentato d'informazioni che percorrono la scorza di quello che impropriamente chiamiamo "mondo". 
Ebbene il vero nome del mondo non può che essere l'unico nome in grado di comunicarne il valore ed il significato. 
Se il mondo si chiamasse davvero "mondo" non avrebbe ne la possibilità d'un valore ne la speranza d'un significato. 
Questo potrebbe benissimo non essere un problema, e infatti probabilmente non lo è, giacché per la maggior parte si chiama e continuerà a chiamarsi così.
"Ognuno ha il suo mondo", si potrebbe obiettare.
E se ci chiediamo quali sono il valore e il significato del mondo, scopriamo presto che esso potrebbe avere tanti nomi, volendo anche molto indicati, ma che sarebbero inevitabilmente fuorvianti.
Il mondo, per quanto infinitamente frammentato, è uno, ed è tale proprio in quanto somma delle sue infinite parti, come è uno il vero nome del mondo, e non potrebbe essere altro che quello che è.
Il vero nome del mondo è "Perché?". 
Mi rendo conto che può sembrare cosa sciocca e stupida, ma bisogna capire una cosa: il mondo non è tutto ciò che "è". 
Se per esempio volessimo chiamare il mondo "Amore" avremmo colmato indubbiamente, come meglio non si potrebbe, tanto il cerchio del valore quanto quello del significato, tuttavia avremmo forse solo, si fa per dire,risposto a una domanda... ebbene il nome del mondo è quella domanda. 
L'amore travalica lo spazio e il tempo, esso non ha confini.
Il mondo ha confini? Il mondo non è la risposta, il mondo è la domanda.
Se ci chiedessimo quello che nessuno si chiede mai, se ci chiedessimo "Perché creare il mondo?"... ebbene il mondo è quella domanda.
Il vero nome del mondo è "Perché?", o meglio ancora "?".
Se esso sembra un nome transitorio, è perché forse transitorio è... il mondo.
E la risposta?
Se il mondo intero, come credo, è una domanda, l'unica risposta possibile è una risposta che travalichi il tempo e lo spazio, che porti oltre i confini del mondo.
Tuttavia ogni domanda contiene in se la matrice della sua risposta in quanto con essa si completa, e questo vale naturalmente anche per la domanda delle domande, ovvero per la matrice di tutte le domande... si, stiamo parlando del mondo, o meglio del "?".
Il mondo, si, è il punto interrogativo.
Potrei fermarmi qui, ma oggi ho deciso che voglio travalicare il tempo e lo spazio, per giungere oltre i confini del mondo.
Per farlo c'è bisogno di uno specchio.
Lo specchio, non tutti lo sanno, ha una grande proprietà: esso "aiuta" a riflettere, e guardarsi allo specchio è il gesto che meglio mima l'atto del prendere coscienza, che è molto più che darsi una risposta.
La risposta non è altro che l'immagine speculare della domanda, nulla di più.
Prendere coscienza vuol dire "comprendere" in un tutt'uno la domanda e la risposta.
Ecco che se specchiamo graficamente il "?" generiamo un cuore, e il cuore è il simbolo inequivocabile dell'... della generazione del duale, e del ritorno del duale all'uno, o meglio della sua misteriosa "unicità", in due parole... dell'amore.
Il vero nome del mondo porta inequivocabilmente... oltre i confini del mondo.


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