mercoledì 10 luglio 2013

provare per credere


Non siate troppo severi con voi stessi.
Parlo a tutti coloro che si affannano, che non si danno pace e che per amore della libertà sarebbero disposti pure a volerne dimostrare l'esistenza. 
Penso sia una cosa che succede a molti, e lo penso perchè sicuramente è successa a me.
Ma poi un bel giorno è accaduto che, mio malgrado, devo aver fissato troppo a lungo lo specchio.
Lui deve essersi irritato e... "quanto sei scemo!" mi ha detto, "le prove non esistono! Semplice!". 
Eggià.
Provare qualcosa a qualcuno vuol dire semplicemente creare un'evento che venga accettato come un fatto e pergiunta ammesso come prova. 
Un'equazione impossibile, assolutamente priva di soluzione, a meno che non intervenga il fattore determinante, la principessa del regno delle principesse: la volontà che dice "Io voglio sapere! Io voglio esser presente!". 
Finquando la principessa recita la parte della bella addormentata potreste rovesciare il mondo intero senza destare il minimo sospetto, in chi avete di fronte, che questo abbia un diritto e pure un rovescio.
Provare per credere!
Cosa ho scritto?! Ahahah! "P r o v a r e" per credere...
Quello che bisogna assolutamente capire è che chi vuol sapere non cerca affatto prove, piuttosto "trova" indizi.
È proprio chi non vuol sapere che "chiede" prove e proprio perchè le prove, sa bene, che non esistono.
Mi spiace se vi deluderò, ma tutto ciò che ho detto non ho modo, ne voglia a dire il vero, di provarvelo.
"Non potrò mai provarti quanto sei scemo!" mi disse lo specchio.
"Perchè?".
"Perchè sei scemo!".