domenica 28 maggio 2023

la maledizione degli ignavi

Non è cruccio dei violenti
e non turba i fraudolenti,
agli avari poco importa,
anzi forse li sconforta, e
gli accidiosi ed i superbi
pur ne restano alla porta.

Poco inver ne soffron anzi
gli altri vari incontinenti,
sian golosi o lussuriosi,
senza fren nel dissipare
oppur schiavi senza luce
di quell'ira che li assale.

Sfiora invece l'anatema
magro il cuor degl'invidiosi,
m'ancor più ch'ogni altra cosa,
con ferite assai più gravi,
quell'oggetto freddo coglie
ch'è nel petto degl'ignavi.

Sicché nasce e si conforma
quale cruccio lor più grande
che si mostrin tutti gli altri,
sian quei cuori meno gravi,
dello stesso lor malanno
pur senza rimedio schiavi.

 
Priamo della Quercia, Inf. Canto III – (XV secolo)


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