giovedì 24 gennaio 2019

...in mille pezzi


Al mondo venne un pazzo,
e fu il pazzo fatto a pezzi,
e fummo tutti pezzi pazzi
di quel pazzo in mille pezzi.

venerdì 18 gennaio 2019

...solo un sogno


Sognator sognati noi siam tutti,
dal sognator di tutti i sogni,
che come gocce si ritrovan
dentro un mar di mille stagni.

Mille e mille sono i sogni
che un sognator sognato sogna,
e mille e mille i sognatori
dei mille e mille sogni.

Ma v'è un sogno fra quei tanti
che dai tanti si discosta
ed è il sogno di chi sogna
d'essere sogno fatto apposta...

...per donar quei mille sogni,
al sognator di tutti i sogni,
tutti e mille tranne uno,
sogno di tutti e di nessuno.

Sogna in sogno il sognator sognato
che si risvegli un giorno in sogno,
e risvegliandosi rammenti,
che tutto, infondo, è...

giovedì 17 gennaio 2019

la triste origine del sacro


Quando una parte importante dell'uomo non trova più posto nella sua vita, affinché essa non irrompa nel cielo col fulgore accecante d'un sole, egli le alleste con cura un altare, la protegge in un tempio e le dedica un rito o una festa a memoria.
Fa così in modo che, dal suo sonno inquieto e mai troppo agitato, il suo cuore mai prenda commiato.
È così che il cuore dell'uomo non s'è ancora svegliato.

domenica 13 gennaio 2019

la triste origine del mito


Quando un uomo non si riesce a capirlo, è dura sostenerlo e al contempo non è dato dimenticarlo, allora lo si fa eroe, oppure santo o, se serve, finanche figlio dell'irraggiungibile "Dio", purché non turbi il placido sonno del comune indolentissimo "Io".

martedì 8 gennaio 2019

la nascita delle storie


Ogni storia nasce,
e come un sol che ancor non sboccia
ma intero il ciel già avvolge e abbraccia,
così al mio cuore ella s'affaccia.
Ogni volta nuova e affascinante,
d'ombre seducenti avvolta
e d'infinite luci adorna,
più ch'io vederla, lei mi contorna,
e mi carezza, m'ammansisce,
sicché ogni cura in me svanisce,
e quando ormai son suo,
'siccome un bimbo è suo
nel ventre amato che l'accoglie,
in un baglior che non da scampo,
mestamente, lei si scioglie.

Con gli occhi fissi oltre i confini
del ciel che più arrovella e più scolora,
finché ne ho cuor la guardo ancora,
svanir come la luce d'una stella
tra le pieghe commoventi dell'aurora.

È tutto così chiar, mi dico,
che da veder non v'è più niente...

...ed a quel niente allora mi rivolgo
che mille e mille storie in seno accoglie,
e ad ogni cuor, come una coppa
generosa e traboccante,
orgoglioso le rivolge tutte quante.

Tu, che il giorno oror riempi
coi tuoi raggi innamorati,
quando sei qui col tuo splendor lucente
io vedo niente, e dai miei occhi
lagrimare allor sento il presente,
ed ogni lacrima è una storia
tra le mille e mille ch'io rammento,
sbocciate in cielo come fiori
nei campi bui del firmamento,
fioriti campi di speranze
che poi si sciolgono in sgomento.

E quel sei tu, che imperi in cielo,
bruciando storie nel meriggio pieno
e sciogliendo sogni come fiocchi d'acqua
che del mare al fin tornano in seno.
Ma se ogni sogno in te ha viva sorgente,
e scoglio immoto in cui cozzar
scoppiando in cielo con fragor ruggente,
pur tu sei un sogno, e non di meno.

Il sognator si perde a questo punto,
cercando il filo d'una storia
che d'ogni storia sveli forma e senso,
come una porta oscura e misteriosa
sugli orizzonti chiari dell'immenso.

Sciolte dai raggi d'un amor struggente
poche parole ancora, che seducan tutto
pur corteggiando niente...

Dal mar dei sogni e delle storie tutte,
vedo un delfino rituffarsi in cielo.
Gocce di mare sulle pinne, sento,
che scendon giù prima del tempo,
mentre io salgo e salgo in sulle stelle,
coi raggi d'oro dell'immenso
che m'accarezzano la pelle,
con l'aria fresca nei polmoni pieni,
sentendo l'onda dei due mondi
che ricolma il vuoto, che rinsalda il tutto
e bacia ancora e ancora il niente.

Tornerò in mare, come ho sempre fatto,
schiumando in mille e mille frange,
mentre il sognator dolce sorride,
e sorridendo ancora piange.