giovedì 18 settembre 2014

orizzonti sospesi


Dovrà morire ogni speranza!
Vuoi o non vuoi, anche il più ricco
dei giardini dovrà ceder' all'istanza no?
'che il deserto immoto, invero avanza.

Già una foglia abbraccia il vento e danza...

Dovran rinascer fiori prima o poi.
Finanche nel più arido dei cuori,
una goccia ch'è una goccia
pur dal cielo dovrà scender no?

...che una rondine sul mar, tosto s'avanza.



https://soundcloud.com/orizzonti-sospesi

lunedì 15 settembre 2014

una triste storia...


Il re è nudo!

...ma il popolo
è attratto e confuso
dai sorrisi sgargianti
e i vezzi opulenti
dei cortigiani.

Un bambino ha parlato.

Il papà l'ha sgridato...

venerdì 12 settembre 2014

ogni uomo


Ogni uomo ha il paradiso
nel profondo del suo cuore.
In ogni uomo il paradiso
è storia in cerca d'un autore.



sabato 6 settembre 2014

manifesto poetico della società imperfetta


Tu, società imperfetta, non sei che un sogno,
un sogno avvolto da nubi e soffocato da nebbie,
un sogno dimenticato fra i mille sogni persi
o ancor sognati d'un sognator distratto.

Ma io volli sognarti ancora amica mia,
e renderti l'onor che un tempo
uomini dal cuor più lieve ti rendevan,
...pria che li soffiasse il vento.

Per far questo lontan dovetti andare,
lontano dai tuoi porti festosi,
dalle tue piazze brulicanti di colori,
dalle strade di canti, musica
e parol' fresche grondanti,
e dai sorrisi trasparenti
come rondini dall'ali d'aria chiara,
come delfini d'ombra d'orizzonte,
unicorni di gentil rugiada.

Un cavalier mi disse un giorno
d'esser stato in una terra
vuota come un masso grigio,
arida come un cielo di gabbiani urlanti,
triste come un sorriso di serpente
alla sua coda avvinto,
e da quella terra mi contò
d'averti infin sognata, chiara
come l'occhio del giaguaro
nella notte scura.

In quella notte ancor io vago,
e cerco e scrivo, e a quel sogno schivo
il cuore accosto e mi rammento
d'esser stato un tempo franco dall'incanto
che perfetto stringe il mondo intero.

Ogni cosa qui s'incastra e ruota
al gir dell'acqua cheta,
e come un mulin che mai s'acquieta,
mentre gira e gira e ruota
nel Lete mota e immota annega.

Dimenticar dovetti allora,
e con me doveron tutti,
com'ogni solco che compar fugace,
e poi scompare in quei gran flutti.

E se ora vedo solo l'ombra d'un baglior nascente,
nella notte scura volentier m'annego amica mia,
e sogno l'occhi d'un giaguar ruggente,
e aspetto il vento, e che non sia clemente!




sognando la società imperfetta

mercoledì 3 settembre 2014

l'uomo patrimonio dell'umanità



E' paradossale che l'uomo, dopo aver creato una cosa chiamata U.N.E.S.C.O. e aver deciso ch'essa valuti e sigilli l'importanza d'ogni cosa, fuorchè essa stessa fra le cose, chieda a questa cosa di dichiarare l'uomo patrimonio dell'umanità, ovvero patrimonio di quella cosa ch'è sostanza del cuor dell'uomo. 

Qualcosa dovrebbe quindi asserire che l'uomo è patrimonio del suo cuore... ma l'uomo è il suo cuore! ...o l'uomo non è uomo!