Che il Natale non si arrenda al nichilismo che avanza li fuori,
e continui a svegliare l'antica bellezza nascosta nei cuori.
venerdì 25 dicembre 2020
l'antica bellezza
sabato 24 ottobre 2020
d'un ciel senza stelle
Sulle rime di un film
son tutti note
d'un cuore ribelle.
Nelle file del mondo,
perfetti soldati
d'imperi in bretelle,
caselle indistinte
d'un ciel senza stelle.
lunedì 19 ottobre 2020
quando tutto cambiò
30 febbraio 2030, penisola italica:
- Papà ma tu a quei tempi, quando cambiò tutto, con chi stavi, con l'Impero o con i ribelli?
- Ma
che domande figlio mio, io sono sempre stato un ribelle di natura, mi sono
sempre informato in TV e ho fatto quello che era giusto, ho fatto tutto
quello che dicevano gli esperti, mi son battuto perché tutti fossero
obbligati a fare i vaccini, a portare le mascherine e a mantenere le
distanze, ho denunciato tutti i trasgressori e con grande responsabilità
ho contrastato il dilagare del complottismo, del negazionismo, del
sovranismo e dell'antiscientismo...
domenica 18 ottobre 2020
l'infallibile arciere
Se l'obiettivo dell'arciere è il cuore
e se l'arciere muove l'arco stando "nel cuore",
come può l'arciere fallire?!
Ecco che giunge un'altra freccia nel segno,
e un'altra freccia solca il segno sul cuore.
giovedì 1 ottobre 2020
...la grande madre
Tu vorresti coi sensi sentir sue parole,
e t'affligge il silenzio che quella ti move.
Farne tu devi, parole di cuore.
Farne tue, devi, parole di cuore.
martedì 15 settembre 2020
martedì 18 agosto 2020
...neppure se volessimo
Vedi caro Malacoda, siamo stati così bravi, così perfetti, così
dannatamente sublimi nel disegnare la strada della nostra malevolissima
ambizione sotto i loro piccoli inconsapevoli passi, che se anche
decidessimo di smontare tutto il palcoscenico e rovesciargli addosso la
verità, schifosamente chiara, semplice e limpida, come mai potremmo
"noi" davvero fare... che orrore! No, non potremmo salvarli neppure se
volessimo, neppure se volessimo... LoL
martedì 4 agosto 2020
la Grande Opera
Nera notte notte nera
dentro me ti porterò
e paura di morire
io vivendo non avrò.
Luce d'alba viva e chiara
sgorga e spandi dal mio cuor,
svanirà così ogni dubbio
come neve scioglie al sol.
Sogno dolce di germoglio,
io mi curerò di te,
e tu crescerai in silenzio,
fiero e forte come un Re.
Ecco allor che sboccerai
come ancora hai fatto mai,
fior di tutte le bellezze,
rossa rosa dei rosai.
L’uomo di luce nel Sufismo iraniano - di Henry Corbin
venerdì 31 luglio 2020
il cuor della terra
Navigavo sull'onde
d'un mar senza nome,
e con gli occhi ormai stanchi
scrutavo l'immenso
e indicibil compenso
d'un lungo e lezioso cercare...
Scrutar non ha senso, pensavo,
non v'è altro che mare.
Ma un'onda più grande
a quel dir mi sospinse,
e senz'ombra al mio fianco, né stelle
ch'orlasser dell'orsa il bel manto,
più in alto e più a fondo
il mio cuore costrinse,
e negli occhi miei inquieti, di fuoco
e di fiamme il gran velo dipinse.
Fu allor che volgendo
il mio sguardo all'abisso,
urlanti e scroscianti
m'apparver quei flutti,
che immobili e quieti
parevano un tempo,
spazzati via ora
come foglie dal vento.
Vidi allora la Terra,
e la vidi com'era,
sferzata da mille tormenti,
ghermita nel ventre e nel cuore
e per odio e paura costrinta
e tristezza e mordente rancore.
La vidi un istante,
di profondo terrore.
Culla era d'uomin mai nati,
di schiavi regnanti e perfetti soldati,
sempre proni al comando
sempre al premio orientati
come ciuchi mansueti,
cagnolini ammaestrati.
Il mio cuor fu di ghiaccio...
c'eravamo già stati!
"Ti ricordi?", mi disse,
"sulla schiena del drago?
le sue docili fiamme, e i silenzi,
e i suoi occhi mansueti e pazienti?
Dove il mondo è profondo,
sotto il gelo del tempo,
ti ricordi? Puoi vederlo?
come ardevo d'immenso?
Ardo sempre d'immenso,
fra quei ghiacci che stringon,
che attanaglian la terra...
la vedesti, ricordi?
poi fuggisti e a quel mar senza nome
rivolgesti deluso il tuo petto.
Lo ricordi? Puoi vederlo?
Quel tuo viaggio perfetto?
Navigavi sull'onde
d'un mar senza nome,
e con gli occhi scrutavi,
sperduti, l'immenso
e indicibil compenso
d'un lungo e lezioso cercare...
Scrutar non ha senso, pensavi,
non v'è altro che...
E in quel mar ti perdesti, si,
come tutti i sognanti vascelli,
ma alla terra poi invece tornasti,
e ai suoi mille tormenti, che l'avvolgon,
che la stringon giubilando "lei muore!",
quali spine ritorte sulle grazie d'un fiore.
Non cercarvi null'altro, mio amico,
che parol' del tuo cuore."
Il Drago Vecchio - Guido Clericetti
mercoledì 29 luglio 2020
di chi sono i vostri figli?
Il più grande
errore che può fare un genitore premuroso è credere di essere responsabile dei
propri figli nei confronti dello stato, della chiesa, della scuola, della
comunità...
Non è lo stato e non è la chiesa ad affidare il germoglio d'una vita nuova ad una madre e ad un padre.
L'unica ambizione che un qualsiasi ente possa avere nei confronti di un bambino è quella di appropriarsene illegittimamente.
Naturalmente, come recitano spesso cori all'uopo plagiati: "i figli non sono mica proprietà dei genitori?!". L’avete cantato anche voi? Ma pronunciata la strofa poi si perdono, e mai cercan la rima...
Come si può solo pensare che, invece, i figli possano essere proprietà di un ente astratto, come che si chiami e qualunque esso sia.
"I figli non sono proprietà ne' dei genitori ne' dello stato, sono doni di Dio", direbbe la chiesa...
Peccato che poi quel Dio di cui parla la chiesa abbia fatto ormai, da tempo immemore, la tristissima fine di divenire esso stesso proprietà della chiesa... Chi ha occhi per vedere veda.
Lasciamo stare la chiesa, ma, "lo stato non dovrà allora vigilare sul corretto comportamento dei genitori?", eccoli ancora che cantano in coro. L’avete cantato anche voi?
Certo, ma “non dovranno a maggior ragione i genitori vigilare sul comportamento dello stato?” dovremmo invece aggiungere noi.
Manca sempre una “strofa” per completare la rima di certe canzoni, ed è sempre la più importante, chissà perché.
Ecco perché: regna sovrana l'idea che un pensiero collettivo frutto di processi e decantazioni d'ogni e qualunque tipo, abbia e debba avere, sempre e comunque, più valore di un pensiero individuale, forgiato sui vincoli stretti dalla natura nella carne e nell'anima d'ogni donna e d'ogni uomo.
Non è lo stato e non è la chiesa ad affidare il germoglio d'una vita nuova ad una madre e ad un padre.
L'unica ambizione che un qualsiasi ente possa avere nei confronti di un bambino è quella di appropriarsene illegittimamente.
Naturalmente, come recitano spesso cori all'uopo plagiati: "i figli non sono mica proprietà dei genitori?!". L’avete cantato anche voi? Ma pronunciata la strofa poi si perdono, e mai cercan la rima...
Come si può solo pensare che, invece, i figli possano essere proprietà di un ente astratto, come che si chiami e qualunque esso sia.
"I figli non sono proprietà ne' dei genitori ne' dello stato, sono doni di Dio", direbbe la chiesa...
Peccato che poi quel Dio di cui parla la chiesa abbia fatto ormai, da tempo immemore, la tristissima fine di divenire esso stesso proprietà della chiesa... Chi ha occhi per vedere veda.
Lasciamo stare la chiesa, ma, "lo stato non dovrà allora vigilare sul corretto comportamento dei genitori?", eccoli ancora che cantano in coro. L’avete cantato anche voi?
Certo, ma “non dovranno a maggior ragione i genitori vigilare sul comportamento dello stato?” dovremmo invece aggiungere noi.
Manca sempre una “strofa” per completare la rima di certe canzoni, ed è sempre la più importante, chissà perché.
Ecco perché: regna sovrana l'idea che un pensiero collettivo frutto di processi e decantazioni d'ogni e qualunque tipo, abbia e debba avere, sempre e comunque, più valore di un pensiero individuale, forgiato sui vincoli stretti dalla natura nella carne e nell'anima d'ogni donna e d'ogni uomo.
Questo è il tarlo che ha consumato le menti, fiaccato gli spiriti e segregato le anime, e questa idea non è altro che pura superstizione, che per nulla tiene conto della storia e della realtà dei fatti.
Può valere per le api, per le formiche, che pur tuttavia hanno le loro precise regole naturali legate al diretto e mai mediato sentire, ma voi, mamme e papà d'ogni luogo, se non siete api e se non siete formiche, allora perché accettate di pensare e vi comportate come loro?
Svegliatevi! Gettate quel maledetto tarlo alle fiamme e curate e ricostruite quell'albero della vita che "qualcuno" saggiamente ha deciso che dovesse crescere fiero dentro di voi!
Chiedetevi chi vi ha affidato la cura dei vostri figli, da dove vengono i loro sorrisi, le loro lacrime, e perché tanta bellezza è sbocciata proprio dentro e accanto a voi.
Qualunque sia la risposta, solo ponendovi la domanda potrete sapere verso chi dovete essere responsabili e a chi dovete rendere conto.
Gustav Klimt, maternità
martedì 28 luglio 2020
i tristi campi
Cercano per non trovare,
guardano per non vedere,
ascoltano per non sentire.
Mille e mille volte nasce il sole
e mille e mille volte muore...
Sbocciasse un solo giorno
in certi tristi campi,
che valga un battito di cuore.
lunedì 27 luglio 2020
cosa penso dei libri "sacri"
Se anche mi dimostrassero che in un libro sono scritte le cose più belle del mondo, io rimarrei fedele, sempre e solo, alle cose più belle del mondo.
domenica 26 luglio 2020
le figlie dell'incanto
Molte idee son belle,
altre idee son brutte,
ma governare l'uomin
è ambizion di tutte.
Taluna vien danzando
ed è ribelle e fiera,
talaltra ancor marciando vien
che pare una pantera.
E se par di luce
e di speranza accesa l'una,
e che l'altra bracchi
e non dia scampo,
son pur ambo invece
figlie dello stesso incanto.
altre idee son brutte,
ma governare l'uomin
è ambizion di tutte.
Taluna vien danzando
ed è ribelle e fiera,
talaltra ancor marciando vien
che pare una pantera.
E se par di luce
e di speranza accesa l'una,
e che l'altra bracchi
e non dia scampo,
son pur ambo invece
figlie dello stesso incanto.
sabato 25 luglio 2020
...le scelte
Le scelte fatte con la testa possono non essere sbagliate,
ma solo le scelte fatte col cuore sono giuste.
venerdì 24 luglio 2020
i vestiti del re
Il re è sempre stato nudo.
I vestiti glie li mettiamo
sempre e solo noi.
mercoledì 22 luglio 2020
la geometria del bene e del male
Il male, visto geometricamente, è un punto che non ha ancora scoperto d'essere un cerchio.
Il bene, naturalmente, è il cerchio.
mercoledì 15 luglio 2020
il pudore della verità
La Verità è la più anarchica, libera e disinvolta delle virtù; sguscerebbe noncurante per qualsiasi palude per sbucare fiera e linda da qualsiasi improbabile anfratto.
venerdì 3 luglio 2020
i fiumi dell'oro
Lungo i fiumi che parlan dell'oro,
solo pesci con gli occhi d'argento.
Volano gli altri con l'anima in fiamme,
oltre i cieli e le nuvole,
aspettando che piova.
Lungo i fiumi che parlan dell'oro,
chi cerca cerca, chi trova trova.
domenica 28 giugno 2020
segnali di "speranza"
Il TeleGrulli3 li chiama segnali di "speranza".
Che la cosa sotto sotto dentro dentro un po' vi turbi,
questi sarebbero segnali di speranza...
domenica 21 giugno 2020
democrazia moderna
Breve rappresentazione del concetto di Democrazia Moderna:
"Faremo di tutto per farvi credere di aver scelto, quello che abbiamo già deciso."
domenica 14 giugno 2020
dialogo tra uno schiavo e un Re
- Papà, tu cosa pensi di quelli che si lamentano contro il governo per quello che fa col coronavirus?
- Vuoi sapere qual'è il vero coronavirus figlio mio? E il virus della corona, simbolo della sovranità. È il sovranismo il peggiore dei virus, sono i sovranisti che si lamentano, sono loro quelli di cui ci dobbiamo liberare, prima ancora del virus.
- Si... papà?, ce ne dobbiamo liberare?
- Si, così finalmente resteremo solo noi, che non se ne può davvero più.
- Eh si, solo noi... Ma noi invece chi siamo papà?
- Eh? Noi? Ehm, noi siamo... persone con giudizio, rispettose, equilibrate, realiste, senza grilli per la testa. Noi siamo per la democrazia insomma, tutt'altro che fanatici sovranisti.
- Ma papà, ma loro dicono che per esserci la democrazia il popolo deve essere sovrano, quindi ci vuole la sovranità, altrimenti la democrazia è finta...
- Zitto, non farti abbindolare da quei fascisti, dicono così, ma in realtà, sotto sotto adorano Mussolini.
- Quindi non hanno davvero torto papà, sono solo dei bugiardi?
- E come potrebbero aver ragione dei fanatici fascisti?! Quelli crederebbero a qualunque scemenza passasse sul web, e tu vorresti credere a loro? Dovrebbero chiuderlo quel cavolo di web, così la finirebbero di rompere le scatole. Lo dicevamo bene in piazza con le altre sardine. Per certe cose ci sono gli esperti, non è mica che arrivano loro e con quattro parole capiscono tutto. Ma ti pare? Se avessero ragione t'immagini che complotto? banche, politica, televisioni, radio, giornali, università, forze dell'ordine, multinazionali... Ma ci puoi credere? Ma ti sembra possibile? Sono solo un branco di deliranti complottisti. Dobbiamo liberarcene prima possibile.
- Ma quindi papà, per esserci la democrazia non serve avere la sovranità? Dicono che sta scritto pure sulla costituzione.
- Appunto, vedi? Perché rompono i coglioni se già ce l'abbiamo?
- Quindi anche tu sei un sovranista papà? Solo che tu pensi che ce l'abbiamo ancora, mentre loro dicono che ce l'hanno tolta?
- Stai parlando dei fascisti figlio mio, insoddisfatti e disadattati fascisti. Questo sono i sovranisti. Vuoi diventare come loro? Lo sai cosa facevano i fascisti?! Dobbiamo bloccarli, azzittirli, eliminarli prima che facciano altri danni. Metti giù un ginocchio ed alza il pugno come faccio io, ch'è finito il tempo di disegnare sardine e arcobaleni. Ormai sei un ometto figlio mio. E smettila di chiamarmi papà che poi ti ci abitui e lo fai pure davanti a tua madre, e lo sai che quella s'incazza, e ha ragione, che se ti sente qualcuno ci prende per fascisti pure a noi.
- Cosa facevano i fascisti papà?
venerdì 29 maggio 2020
i confini
L'uomo è il custode dei confini dell'universo.
La bellezza e l'orrore sono i confini dell'universo.
mercoledì 20 maggio 2020
dimmi tu, chi sei?
Dimmi tu, hai un Dio?
E hai anche degli dèi?
Chi sono, da dove vengono
e come sono i tuoi dèi?
Dimmi: com'è il tuo Dio?
Descrivimi il Dio di tutti i tuoi dèi,
e allora capirò chi sei.
La creazione - Michelangelo |
domenica 17 maggio 2020
a portata di bambino
La verità è sempre a portata di bambino.
Ma poi i bambini crescono, diventano adulti, istruiti, "intelligenti", e iniziano a pensare che la verità sia esclusiva libagione delle pluri titolate menti dei venerabili pastori che governano gli armenti.
Ma la verità non si cura di loro, lei resta sempre qui vicino, chiara e franca, e a portata di bambino.
Ma poi i bambini crescono, diventano adulti, istruiti, "intelligenti", e iniziano a pensare che la verità sia esclusiva libagione delle pluri titolate menti dei venerabili pastori che governano gli armenti.
Ma la verità non si cura di loro, lei resta sempre qui vicino, chiara e franca, e a portata di bambino.
sabato 16 maggio 2020
complottisti o creduloni?
Vi convinceranno a guardarvi bene dai deliranti "complottisti",
cosicché non vi accorgiate d'essere solo degli ingenui creduloni.
il bacio clandestino
Il governo italiano offre a tutti una fantastica e imperdibile opportunità.
E' da poco a disposizione di tutti i temerari e degl'indomiti amanti del rischio la fantastica occasione del pericolosissimo e dolcissimo bacio clandestino.
Non sarà più necessario, per provare l'emozione, svicolare da terzi diretti interessati spesso distratti e magari non sempre facilmente reperibili.
Sarà sufficiente invece anche solo nascondersi da un vigile o da un gendarme di qualunque sorta, fuggire lo sguardo torvo e indiscreto del vicino o svicolare dallo sbercio occasionale del passante di turno.
Sfidate pure la cassiera del supermercato, l'autista del pullman, il pensionato alla finestra...
Sarà come rubare la gioconda!
E' da poco a disposizione di tutti i temerari e degl'indomiti amanti del rischio la fantastica occasione del pericolosissimo e dolcissimo bacio clandestino.
Non sarà più necessario, per provare l'emozione, svicolare da terzi diretti interessati spesso distratti e magari non sempre facilmente reperibili.
Sarà sufficiente invece anche solo nascondersi da un vigile o da un gendarme di qualunque sorta, fuggire lo sguardo torvo e indiscreto del vicino o svicolare dallo sbercio occasionale del passante di turno.
Sfidate pure la cassiera del supermercato, l'autista del pullman, il pensionato alla finestra...
Sarà come rubare la gioconda!
giovedì 14 maggio 2020
del valore e del timore
Tanto men valore
alla vita io porterò,
tanto più timore
della morte allora avrò.
venerdì 8 maggio 2020
l'ora del coraggio
Una buona occasione, per vedere il "mondo" cadere a pezzi.
Tutti gli uomini vivi dovrebbero vedere il mondo cadere a pezzi, ognuno ripetendo a se stesso, con le mani sul cuore: "Ci sono io, ci sono sempre io!".
Se non lo osserviamo in molti mentre cade rischiamo di esserne travolti, con tutti coloro che ormai, ce da farsene una ragione, ne sono irrimediabilmente rapiti.
Non vedremo un mondo migliore nascere se non accetteremo di vederne un altro morire, e questo mondo, che noi ce ne rendiamo conto o meno, sta morendo, e ci chiede di osservarlo, benedirlo e lasciarlo finalmente andare.
Ce lo chiede ormai disperatamente, ad ogni incrocio, ad ogni angolo di strada.
Se noi non lo osserviamo attentamente, se non ci offriamo di vederlo e riconoscerlo per quello che è, allora non potremo che cadere con lui, poiché saremo già caduti con lui.
Chi è ancora in tempo, chi non è totalmente perso e identificato col "mondo che non vuol veder morire", apra gli occhi!
Questa è l'ora del "coraggio"!
Tutti gli uomini vivi dovrebbero vedere il mondo cadere a pezzi, ognuno ripetendo a se stesso, con le mani sul cuore: "Ci sono io, ci sono sempre io!".
Se non lo osserviamo in molti mentre cade rischiamo di esserne travolti, con tutti coloro che ormai, ce da farsene una ragione, ne sono irrimediabilmente rapiti.
Non vedremo un mondo migliore nascere se non accetteremo di vederne un altro morire, e questo mondo, che noi ce ne rendiamo conto o meno, sta morendo, e ci chiede di osservarlo, benedirlo e lasciarlo finalmente andare.
Ce lo chiede ormai disperatamente, ad ogni incrocio, ad ogni angolo di strada.
Se noi non lo osserviamo attentamente, se non ci offriamo di vederlo e riconoscerlo per quello che è, allora non potremo che cadere con lui, poiché saremo già caduti con lui.
Chi è ancora in tempo, chi non è totalmente perso e identificato col "mondo che non vuol veder morire", apra gli occhi!
Questa è l'ora del "coraggio"!
martedì 28 aprile 2020
la voce alternativa
Qualche giorno fa, nel costante e assordante rumore di fondo generale, mentre in Italia si festeggiava l'ennesima "liberazione", moriva una vera "Voce Alternativa".
Le ultime parole di Giulietto Chiesa, nell'ultima e lucidissima sua intervista, che consiglio vivamente a tutti di ascoltare, sono state proprio questo: un monito per tutti a non arrendersi alla morte di una vera "Voce Alternativa".
domenica 19 aprile 2020
Tristezza
Sbocciar ti vedo in mille fiori,
corolle vive e luminose
e gran tripudio di colori...
Eppur ti chiamano tristezza.
Sfogliar ti vedo mentre fuggi,
mentre t'incalza la tempesta,
dal fulmine braccata e il tuono,
sulle radure, sopra i campi,
fin dentro il cuor della foresta...
Eppur sei gioia, eppur
sei canto, eppur sei festa.
Iscriviti a:
Post (Atom)