mercoledì 21 agosto 2013

l'aurora


C'è un'aurora che non valica i monti, e i mari non scioglie.
È l'aurora di un sole che nessuno vedrà.
Dillo anche tu "io son nessuno!... io son nessuno!..."

martedì 20 agosto 2013

egregora


Nessuno la vede
ma il mondo lei avvolge
e non teme barriere,
d'ogni forma ha le foglie.

I suoi frutti non nutron
ne radici lei ha,
ma di sogni si nutre
che mai più renderà.

Lei non parla, non dice
ma i suoi frutti sapran,
se dentr'ogni salotto
loro sbocciare potran.

E son frutti quadrati
fra cielo e terra schiacciati,
e ci sta dentro il mondo,
dicon, ma lui... resta tondo!

giovedì 15 agosto 2013

l'abisso


Una rondine alta nel cielo
vola, leggera.
Ha i sette mari e i sette venti
nel cuore, leggeri.
Sui prati, sui pini,
le chiese, i cipressi,
le case, le strade, le rose.
Conosce l'abisso, l'ha visto
dall'alto, dal basso,
leggera, veloce, felice.
1995-2000

martedì 6 agosto 2013

l'illusione nascosta


Si può vivere di sogni o si può vivere nell'illusione che il proprio sogno non sia un sogno.
Vivendo di sogni ci si abbandona al mare delle possibilità dell'essere, in nulla ci si identifica se non nel mare stesso e in ogni istante ci si rigenera come esseri vivaci e cangianti.
Vivendo nell'illusione ci si aggrappa ad uno scoglio, il mare con i suoi infiniti capricci diventa un nemico e l'essere precipita nella divisione e nella tristezza.
Ci si convince che uscendo dal proprio sogno non si possa più assaporare il sapore di un sogno e si resta quindi prigionieri inconsapevoli di un'illusione nascosta, uguale per tutti e sempre la stessa, dato che l'unico modo per vincolarsi ad un sogno è illudersi che questo non sia un sogno.
Questa è l'illusione.
Se la vedi sai di esser prigioniero e quindi cerchi inevitabilmente la tua libertà.
Se non vedi l'illusione, tu credi di esser libero, e quindi non cerchi.
Io penso che la libertà in questo mondo non ci sia, ma si manifesti solo in coloro che la cercano.
Per questo è libero solo chi sa di esser prigioniero.
La libertà, quella cosa che per molti ha valore, ma per alcuni solo... non ha prezzo.
E sono io i molti, ed io sono gli alcuni.

lunedì 5 agosto 2013

un giorno senza vento


La principessa è sulla torre,
il cavaliere è sul cavallo,
la luna è ancor nel pozzo
e già il sole annuncia il gallo.

Svegliati, alzati, vieni da me,
sarò la regina se tu sarai il re.


Son nato da una stella
e brucio in ogni istante,
coi giorni e le avventure
misuro le distanze.

Ma un giorno senza vento,
mirando l'orizzonte,
mi accorgo che il mio regno
è un mare senza sponde.

Svegliati, alzati, vieni da me,
sarò la regina se tu sarai il re.

Guardami, cercami, ridi con me,
da quando ti ho visto io vivo per... te.

giovedì 1 agosto 2013

l'assenza


Ci son delle domande che nessuno si pone ma dalle quali non si può prescindere poiché la risposta a quelle domande mai espresse siamo noi, nella pienezza del nostro essere, del nostro agire e sentire.
Quando noi siamo assenti la nostra assenza genera mostri, produce divisione, ci rende l'uno nemico dell'altro e tutti insieme schiavi di qualcuno o qualcosa che altro non è che il frutto della nostra assenza.

E' grazie alla nostra assenza che nascono le religioni, gli stati, i partiti, i clan... ed è essa che ci ha portati ad accettare delle risposte senza esserci mai posti delle vere domande.
Perchè siamo assenti?!
In realtà, sembrerà strano, ma sono le verità che generano le domande.
La verità è un fuoco acceso dentro di noi, la sua luce incontra il profilo del nostro ego e proietta fuori un'ombra.
Quest'ombra che si stende e da forma al mondo è la domanda, espressa o inespressa che sia, alla quale noi incessantemente e involontariamente rispondiamo.
Ma qualunque risposta diamo a quell'interrogativo oscuro non è altro che il profilo del nostro ego che instancabile adegua se stesso a quella forma.
Così le ombre finiscono per guidare la nostra esistenza, e così piuttosto che vivere l'amore veneriamo la sua vuota ombra, nell'incessante paura di perderla o nell'ansia di doverla guadagnare.
In tal modo l'ego, e quindi "assenti" noi, rispondiamo incessantemente ed inconsapevolmente ad una domanda la cui risposta brilla eterna dentro di noi, alle spalle del nostro ego.
Ma noi non siamo veramente noi.
Noi siamo assenti.