domenica 31 dicembre 2017

i migliori auguri


Auguro a tutti un anno d'aria fresca,
acqua pura, cibi sani e armonizzanti,
tanta salute, tanti giochi e tanto amore.
Poco ma fruttuoso e gratificante lavoro,
tante domande e tante scoperte,
nessuna carriera, ambizioni infrante
e tanti amati sogni realizzati.
E poi, tanti nuovi sogni da abbracciare
mentre il mondo vi cade in testa,
sciolto in mille piccoli e innocui
fiocchi di candida e amabile neve.

mercoledì 20 dicembre 2017

un regno senza un trono


Così mia dolce e amara Italia
mestamente tu scompari,
sotto gli occhi fessi e ciechi
di milioni di somari.


Non s'offendano gli armenti
s'io li accosto ai fuoriclasse
d'una strana e bieca scienza,
ch'è il talento delle masse.


E neppure si lamentin
quelli appiedi su due stampe,
poiché al pari degli amici
dormon quelli sulle zampe.


Sol che gli uni nella notte,
innocui, dolci e senza danno,
gli altri al sol' mostrando il nulla,
ed alla terra il suo malanno.


Cara Italia t'han svenduta
come fossi una puttana,
vista e usata prostituta,
ombra 'sciva d'una dama.


Non s'offenda neanche quella
a cui la vita ha reso il dono
d'un mestier che non fa onore,
come un regno senza un trono.


Bella Italia tu sei questo,
e per molti anche di meno,
proprio quei che cantan l'inno
vomitando sul tuo seno.


Proprio quei che ti lusingan
sventolando il tricolore,
e poi ti svendon per tre soldi
senza un battito di cuore.

sabato 16 dicembre 2017

la bellezza salverà il mondo?


Tra le mille e mille immagini che ci mostra la vita, quella di una mamma che allatta un bambino al seno è decisamente la più bella, la più dolce, la più commovente.
E' il quadro più bello che un pittore misterioso abbia saputo dipingere nella cornice dell'universo, ed è l'opera che più lo rappresenta e che più avvicina chi lo ammira al cuore di quell'artista.

Succede di questi tempi che "la scienza", cimentandosi in mari che probabilmente neppure la peggiore delle religioni abbia mai osato solcare, senza poi tanti fronzoli cerca di nascondere come meglio può quanto di più bello la vita sappia mostrarci.

Questo è uno dei più chiari ed inequivocabili segni che annunciano l'inevitabile fine di un mondo.

C'è una parte dell'umanità che, poiché catturata in una rete di mille e mille vuote egregore, non vede più la bellezza, non la vede, non la sente, non la vive, e per qualche grigio e oscuro motivo ne è profondamente irritata, quasi che la bellezza fosse un intralcio, un incidente privo di senso che poco s'incastra nei "perfetti" meccanismi della fabbrica che conduce all'"inevitabile" ed "incontestabile" progresso.

Triste poi vederla scimmiottata la bellezza, e malamente e strumentalmente utilizzata come fosse un'esca appesa a un amo col solo misero scopo di portar più pesci a riva. E' il misero spettacolo che offre la propaganda tutti i giorni, con i suoi costumi luccicanti e le sue vesti altisonanti, che mal celano le vere sembianza di chi le indossa, ma che comunque offrono un facile rientro nel mondo a tutta quella parte di umanità che non avrebbe perso ancora la sua sensibilità alla bellezza, se non avesse scelto di accontentarsi solo dell'ombra di Lei.

Purtroppo no, la bellezza non salverà il mondo.
La bellezza può solo indicare la strada che porta l'uomo alla salvezza, poiché essa stessa è quella strada, ed essa stessa infondo è la salvezza.
Ma è una strada che deve percorrer l'uomo, avendo il coraggio di lasciar morire un mondo, infondo già morto, per cullare dentro di sé e lasciarne nascere uno nuovo.


Tutto ciò che ho scritto sopra non è dimostrabile, non è confutabile, non è attendibile e non è statisticamente sostenibile. Questi sono gli strumenti metallici di un mondo disperato e delirante, che tristemente affonda e non sa di affondare, e tutto ciò che sa fare è trascinare ogni cosa con se, nel vortice oscuro che conduce all'oblio.

La bellezza non ha mai cercato dimostrazioni o confutazioni, non ha mai reclamato attendibilità e non cerca mai argomenti per sostenersi.
Non si cura la bellezza della morte di un mondo, essa è oltre la morte e oltre ogni mondo, è una strada che conduce oltre i confini, ma pur sempre semplicemente una strada, che può esser vista o non vista, percorsa o non percorsa, ma che tuttavia è sempre lì, a disposizione di tutti e senza mai negarsi a nessuno.

lunedì 11 dicembre 2017

sopra la panca...


Tutte le pecore sanno che il lupo mangia le pecore... crude.
Poi un giorno le pecore vedono il lupo che scalda l'acqua d'una bella e capiente tinozza.

Il lupo dice alle pecorelle: scaldo l’acqua così potrete fare un bel bagnetto caldo, è per il vostro bene pecorelle.

Le pecore in coro: che bello! finalmente il lupo fa qualcosa di buono!

Una capretta protesta: ma siete sicure? Ma davvero gli credete? Quello le mangia le pecore, non lo sapete?

Le pecore in coro: ma stai zitta, sempre a malpensare tu, certo lui ci mangia, ma ci vuole buone e sane, ma è stupidino lui e non lo capisce che se noi stiam beeeene faremo prima anche a scappare.
Mangerà te quel fessacchiotto quando sarai abbastanza infreddolita, malaticcia e stanca, che ti stai tanto ad agitare, che salti incauta sopra quella panca.

domenica 10 dicembre 2017

...il peggior male


Nella sua pur triste e misera mancanza di cuore, d'aria pura e di bellezza viva, per quanto vuoto e scevro d'albe e d'orizzonti, nonostante questo anche "il male" si evolve.
Solo la stupidità e l'ignoranza rimangono sempre e solo quella misera cosa che sono.