sabato 16 dicembre 2017

la bellezza salverà il mondo?


Tra le mille e mille immagini che ci mostra la vita, quella di una mamma che allatta un bambino al seno è decisamente la più bella, la più dolce, la più commovente.
E' il quadro più bello che un pittore misterioso abbia saputo dipingere nella cornice dell'universo, ed è l'opera che più lo rappresenta e che più avvicina chi lo ammira al cuore di quell'artista.

Succede di questi tempi che "la scienza", cimentandosi in mari che probabilmente neppure la peggiore delle religioni abbia mai osato solcare, senza poi tanti fronzoli cerca di nascondere come meglio può quanto di più bello la vita sappia mostrarci.

Questo è uno dei più chiari ed inequivocabili segni che annunciano l'inevitabile fine di un mondo.

C'è una parte dell'umanità che, poiché catturata in una rete di mille e mille vuote egregore, non vede più la bellezza, non la vede, non la sente, non la vive, e per qualche grigio e oscuro motivo ne è profondamente irritata, quasi che la bellezza fosse un intralcio, un incidente privo di senso che poco s'incastra nei "perfetti" meccanismi della fabbrica che conduce all'"inevitabile" ed "incontestabile" progresso.

Triste poi vederla scimmiottata la bellezza, e malamente e strumentalmente utilizzata come fosse un'esca appesa a un amo col solo misero scopo di portar più pesci a riva. E' il misero spettacolo che offre la propaganda tutti i giorni, con i suoi costumi luccicanti e le sue vesti altisonanti, che mal celano le vere sembianza di chi le indossa, ma che comunque offrono un facile rientro nel mondo a tutta quella parte di umanità che non avrebbe perso ancora la sua sensibilità alla bellezza, se non avesse scelto di accontentarsi solo dell'ombra di Lei.

Purtroppo no, la bellezza non salverà il mondo.
La bellezza può solo indicare la strada che porta l'uomo alla salvezza, poiché essa stessa è quella strada, ed essa stessa infondo è la salvezza.
Ma è una strada che deve percorrer l'uomo, avendo il coraggio di lasciar morire un mondo, infondo già morto, per cullare dentro di sé e lasciarne nascere uno nuovo.


Tutto ciò che ho scritto sopra non è dimostrabile, non è confutabile, non è attendibile e non è statisticamente sostenibile. Questi sono gli strumenti metallici di un mondo disperato e delirante, che tristemente affonda e non sa di affondare, e tutto ciò che sa fare è trascinare ogni cosa con se, nel vortice oscuro che conduce all'oblio.

La bellezza non ha mai cercato dimostrazioni o confutazioni, non ha mai reclamato attendibilità e non cerca mai argomenti per sostenersi.
Non si cura la bellezza della morte di un mondo, essa è oltre la morte e oltre ogni mondo, è una strada che conduce oltre i confini, ma pur sempre semplicemente una strada, che può esser vista o non vista, percorsa o non percorsa, ma che tuttavia è sempre lì, a disposizione di tutti e senza mai negarsi a nessuno.

Nessun commento:

Posta un commento