mercoledì 22 aprile 2015

'sì fan tutti


...si si, in generale si, ma poi bisogna ben vedere...
...si si, idealmente si, ma in qualche modo poi dobbiam reagire...
...si si, ma poi, dobbiam essere realisti, e saldi i piedi in terra avere...
...si si, ma poi... avrem tempo ancora, poi...
...se allor' qualcuno per dovere, per la patria e per l'onore,
avrà difeso ancor per tutti, i diritti, i motti e il biancandore!
...e poi si si, e poi ancor si... ma pel "si" ver' non v'è mai tempo,
se non quel' che una risata, rubò senz'onta al dio Lamento!


venerdì 10 aprile 2015

la verità la sanno tutti...


Non ho mai sentito nessuno affermare il contrario...
Non so spiegarmelo diversamente che così:
"La verità la sanno tutti, ma la prendono sul serio solo in pochi".




"I media sono l'entità più 
potente della terra. 
Hanno il potere 
di rendere colpevoli gli innocenti
e innocenti i colpevoli. 
Essi controllano le menti delle masse. "

giovedì 9 aprile 2015

il tempio dell'amor sorgente


...fine.

Come aurora del mattin, ecco m'appari.
Raggi dorati sboccian dal tuo volto
e m'accarezzan, come spade acuminate,
e mi trafiggon, come soffici risate.
La tua voce cresce da ogni dove,
e da ogni dove il cuor m'invade...

"Goccia che dal ciel s'affranca,
fra due valli incerta dondolando, questo ora tu sei.
Venuto è il tempo che tu scelga,
che tu scelga della luce d'esser o del buio,
del bene servo oppur del male.
La tua scelta, ora, devi fare."


Io ti ascolto, manifesto tu mi sei
e quel che vedo mi stupisce,
poiché vedono i miei occhi
quel che videro non mai.
Ma Stupor non è il mio dio,
e di sceglier, come dici,
il mio cuor già m'adoprai.

"Nel tuo cuore io vedo un gran tormento,
vedo i mari che s'increspan,
l'onde appese al firmamento.
Una spiaggia che t'accolga t'offro, intanto
che il tuo cuor d'una sirena scordi il canto."


S'io accettassi d'esser servo,
sarei servo d'un incanto.
Se alla spiaggia tua approdassi,
del mio cuor, scorderei il canto.
S'io non fossi quel tormento,
d'una spiaggia o d'uno scoglio sarei figlio,
e figlio non sarei del firmamento.

Che sia luce quel che vedo e non abbaglio,
che sia il buio come appare
e non mi sbagli, chi può dirlo?
Forse i libri consacrati,
i maestri, i saggi o i volti illuminati?
Posso forse dirlo io se non l'ascolto,
quella voce che il mio cuor tramuta in canto?

Vengan tenebre a cercarmi
con promesse seducenti...
Vengan luci a corteggiarmi
sfavillanti e sfolgoranti...
Che sia quiete o sia tormento
che sia fine o nascimento,
nel mio cuor scorre il mio tempo,
dell'amor sorgente, culla e tempio.


domenica 5 aprile 2015

la signora del dollaro $



"Semiramis affermò... che la Dea Luna durante una ovulazione l'avesse inviata sulla Terra in un gigantesco uovo di luna che atterrò nel fiume Eufrate durante la prima domenica di plenilunio dopo l'equinozio di primavera. Semiramis divenne così nota come Ishtar, che si pronuncia Easter, e il suo uovo divenne noto come l'uovo di Ishtar, cioè Easter Egg (l'uovo di pasqua)...



La regina disse agli adoratori che quando Tammuz fu ucciso dal cinghiale, alcune gocce del suo sangue fossero cadute sul ceppo di una palma, e che dal ceppo si fosse sviluppata una palma nuova durante una sola notte. Tutto ciò rese la palma sacra...

Ishtar proclamò un lutto di 40 giorni da ripetersi ogni anno prima dell'anniversario della morte di Tammuz. Durante questo periodo nessuna carne doveva essere mangiata...

Ogni anno, la prima domenica dopo la prima luna piena dopo l'equinozio di primavera, era celebrata una festa. Era la Domenica di Ishtar ed i suoi simboli erano i conigli e le uova...

Molti bambini sarebbero nati intorno al 25 dicembre (circa 9 mesi dopo, n.d.s.) dalle orge consumate in occasione della festa di Ishtar e molti di essi a loro volta sarebbero stati sacrificati (come fossero agnelli, n.d.s.) nella seguente festa di Pasqua... Ishtar / Semiramide / Anat / Astarte / Iside / ISIS..." ...per gli amici "la signora del dollaro $".

sabato 4 aprile 2015

strade d'Italia


C'è stato un tempo,
ed era il tempo d'un'Italia povera, agricola e orgogliosa,
in cui le strade s'allungavan dalla valle al monte,
come sguardi fieri in cerca d'orizzonte.

C'è stato un tempo,
ed era il tempo d'un'Italia misera, martoriata e bombardata,
in cui le strade si lanciavan sopra i fiumi dalle sponde,
dov'era un guado, al cielo sollevando un ponte.

C'è stato un tempo,
ed era il tempo d'un'Italia dissoluta, e più sognante e frastornata,
che sulle strade si stendevan neri e caldi manti,
poiché la ruota giri meglio, delle speranze e dei rimpianti.

C'è stato un tempo,
in cui una "lira" dolce gl'intonava il canto, della sua gloria e del suo vanto...
ma d'un'Italia venne il tempo, senza orizzonti più negli occhi,
che tra le buche immota arranca, seguendo il canto dei balocchi.

mercoledì 1 aprile 2015

fiordiluna


Se credi tu d'averla
non t'accorgi che non l'hai,
e per quanto brilli chiara,
Fiordiluna piccolina,
fresc'aurora di mattina,
coi tuoi occhi non vedrai.

Se credi non averla,
dentro gli occhi d'una merla,
scrigno e tomba d'una perla,
accorgendoti vedrai...
'che sol cercandola, al tuo fianco,
Fiordiluna porterai.