Quaranta denari brillanti sul banco!
Avanti vigliacchi, che cosa aspettate?!
Avidi, luridi e vili vi voglio e lo siete!
I camici bianchi v'ho messo
e l'orgoglio sfoggiato nei quadri a parete...
Lo scudo financo v'ho dato, cos'altro volete?
Ippocrate dite, o le pene d'Erode?
O lo sguardo dei cuccioli offerti per frode?
V'ho fatto io forse d'amore stregoni
o d'altre sciocchezze o superstizioni?
Vi basti la scienza, vi dico, prendete
a due mani, mangiate, bevete e dormite!
E null'altro vi turbi, altra fame o altra sete...
Ch'ogni cosa può in fine, l'acqua dolce del Lete.
https://www.lastampa.it/torino/2021/12/10
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