Un giorno incontrai un uomo, veniva da lontano,
aveva un cesto d'uova rotte, e un fiore in mano.
Si fermò sulla mia strada scrutando la mia via,
mi parve aprir la bocca, ma il verbo volò via.
Fu travolto da una folla di genti in processione,
e lui volle per un tratto 'contar la sua lezione.
"Informati diceva, e alle lusinghe non ceder passo,
tra i tanti prezzi, quelle son meno che il più basso.
E se promesse, lazzi o vil’ minacce ti cercheran’ tosto
che sia una scelta il voto tuo, tu fa' piuttosto.
Valuta i motti, e le proposte scruta attentamente,
ma non di meno valuta di quelle il proponente.
E non credere con questo che un voto cambi il mondo,
prima che tu sia pur disposto, a cambiar nel tuo profondo.
È sol’ "scegliendo tua" la strada, che la via tu troverai
per incontrar il mondo che in fondo al cuor tu costruirai.
E non saran’ lamenti, finalmente, a vestirti se non vuoi,
né l'ombra d'un padrone, sarà il sol dei figli tuoi.
Ma non scordare mai di chiederti alla fine
con quali fiori il mondo ornare,… e quali spine."
Purtroppo nessuno ascoltò quel saggio uomo
che travolto dalle genti, del suo cesto a loro fece omaggio,
portando triste il fiore a un altro e un altro maggio.
https://soundcloud.com/il-fiore-di-maggio
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