“Il vento porta il vento,
il mare porta il
mare,
un gioco per un
gioco”.
Ancora senti quella voce.
Nulla è sfuggito
alla tua attenzione
alla tua attenzione
e mentre la strada corre veloce,
sotto il tuo cielo
nulla ti sembra cambiato.
sotto il tuo cielo
nulla ti sembra cambiato.
Mille sguardi
sotto le stesse ciglia,
sotto le stesse ciglia,
mille universi
sotto la stessa incrinatura.
sotto la stessa incrinatura.
Tutto nasce dallo stesso grembo
e tutto è il grembo.
Se per un attimo
sarai quello che vedi,
sarai quello che vedi,
se per un attimo
sarai quello che senti,
sarai quello che senti,
vedrai i mille volti dello stesso dio
frantumarsi nella sua
immutabile normalità,
immutabile normalità,
e sarà tua la voce dell'io
che non è figlio e non è padre.
che non è figlio e non è padre.
Ripeterai in silenzio:
“Il vento porta il vento,
il mare porta il mare,
un gioco per un gioco”...
...e nulla ti sembrerà cambiato.
1990-1995
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