lunedì 22 aprile 2013

la tigre


Sono una tigre in una gabbia, 
ho la testa bassa, 
le zampe pesanti, 
e un inferno nel cuore.

Un oceano di sangue ribolle 
dall'antro tumultuoso della mia vita 
e scivola gorgogliante nell'arteria mia
tale all'Acheronte 
tra le sponde velenose dell'Averno;
di lì scorre ferace ai più stretti condotti 
delle mie viscere oscure.

Vorace rubò al cielo il suo veleno,
quel che fu l'orgoglio suo,
e che ora morde la mia carne,
intorpidisce la mia mente,
irrora e infiamma gli occhi miei.

Io li vedo, i figli dell'uomo,
le sanguisughe della vita,
i parassiti di madre terra generosa,
gli stolti che stolti calpestano il mio mondo.

Ogni tanto mi sfiorano, per lo più di giorno,
loro vedono col sole;
e qualcuno ha visto la tigre,
qualcun altro ha visto la gabbia…

È proprio vero che chi è più vivo 
è meno adatto alla vita.
1995-2000

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