domenica 3 luglio 2016

storie


Il confine d'ogni io è un orizzonte,
e l'orizzonte è un cerchio, 
ma un cerchio inesistente,
oltre quel cerchio non esiste niente.

Di quel cerchio ogni io dimora al centro,
e vede il tutto fuori, e sente il vuoto dentro,
e di come tutto ha inizio non ha più memoria,
ne' di come ha fine conosce già la storia,

e chissà perchè, se per paura o nostalgia,
o pe'l segreto desiderio, che lo porta altrove,
d'esser poco o niente più che spettatore, 
l'io si dimena ogni momento e fugge via.

Ma per lontano che si spinga
giù nella valle o fin più su del monte,
e per quanto in cuor s'affanni e strugge,
sempre quel valico gli sfugge.

Or sugli spalti si nasconde,
fra mille cori e mille trombe,
or s'accartoccia tra la gente
che soffia al vento e conta l'onde.

Ma più l'aggradan quei segreti
che sboccian dolci tra le foglie,
e poi s'intreccian tra le spine
e al cel si slancian... son le storie.

In esse l'io si perde e 'più non vuole,
poiché in ciascuna nasce,
poiché in ciascuna muore,

quando alla valle volge il guardo
e dalla valle ancora al monte,
finchè s'accorge che si perde
pursempre dentro il suo orizzonte.

https://soundcloud.com/storie

Nessun commento:

Posta un commento